domenica 13 dicembre 2020

Una dinamica errata per Scopeti (1)

Eccomi ancora qui a scrivere di un altro video pubblicato di recente su Youtube, questo, dove viene esposto un abbozzo di dinamica inedita per il delitto degli Scopeti. L’autore – della dinamica, non del video – è l’un tempo più noto Henry62, al secolo Enrico Manieri, curatore di uno dei primi blog sulla vicenda del Mostro (vedi) e una volta assiduo frequentatore di forum. Dopo anni di apparente letargo, oggi ci dice il perché: stava studiando il delitto degli Scopeti, con un lavoro iper approfondito del quale intende fornire un resoconto completo. Il video è stato solo il primo step, ne seguiranno altri e una serie di articoli sul suo blog, con quello introduttivo già pubblicato.
Purtroppo però il risultato di anni di lavoro è pessimo, un accrocchio incredibile che si fa davvero fatica a immaginare come possa essere stato concepito. E questo soltanto per i pochi dettagli desumibili dal video, dove ne mancano tantissimi di fondamentali. Comunque, tanto per dare un’idea di che cosa si sta parlando a chi non se la sente di sostenere quattro ore di ascolto, basti qualche esempio.
Innanzitutto il delitto viene collocato allo spuntare del sole – circa alle 6:45 ora legale – il che, in un posto dove la tenda era ben visibile dalla trafficata strada sottostante, appare assurdo. Vedremo come Manieri spiegherà, se lo spiegherà, il perché di tale scelta da parte del Mostro e gli elementi che lo hanno portato verso questa ipotesi. Sembra che il nascondimento dei corpi sia uno, anche se parrebbe più logico imputarlo alla necessità d'imbucare la lettera senza posti di blocco. Anche perché, se il Mostro si fosse preoccupato di essere scoperto, non sarebbe andato a uccidere alle sette di mattina!
Poi – per il principio del tanto peggio tanto meglio – il corpo della povera francese sarebbe stato estratto e mutilato davanti alla tenda, casomai nessuno si fosse ancora accorto di nulla, con una successiva manovra di reintroduzione che più artificiosa non sarebbe potuta essere, comprendente il famigerato taglio posteriore del quale si dirà tra poco. In realtà il corpo di Nadine non uscì mai del tutto dalla tenda, solo le gambe, altrimenti non troveremmo fuori una macchia di sangue soltanto, quella prodotta dalle parti asportate poggiate a terra, ma almeno due, una per il pube e una per il seno, se non anche altre più piccole per le ferite di pistola e di coltello. E la pelle del cadavere avrebbe riportato i segni degli inevitabili trascinamenti sul terreno duro (in compenso ci sarebbero stati aghi di pino tra i suoi capelli, questo afferma Manieri, speriamo sveli dove l'ha letto, però).
L’orario della mattina cozza anche con le risultanze dell’esame del contenuto gastrico. Manieri vuole convincere, mostrando dei grafici sui tempi di svuotamento dello stomaco durante il sonno, che le due ore di digestione valutate da Maurri sono da aumentarsi. Prendiamo per buoni i tempi di dimezzamento dello studio da lui presentato, che per un maschio di 26 anni sottoposto a esperimento furono di 55 minuti durante il giorno e 125 di notte (si presume dormendo), mentre per una ragazza di 19 anni 80 minuti di giorno e 200 di notte. Vediamo che cosa trovò Maurri nello stomaco di Nadine:

È da mettere in particolare evidenza che lo stomaco contiene circa 100 cc. di residuo alimentare ben riconoscibile perché si tratta di pasta tipo tagliatella con scarsissimi residui grigio-marroni probabilmente di carne e con isolati frammenti di buccia di pomodoro rossi.

E in quello di Michel:

Stomaco: mucosa arrossata con evidenziazione del reticolo venoso putrefattivo, contenente scarsa quantità di materiale alimentare quasi completamente indigerito con le stesse caratteristiche di quello riscontrato nella cavità gastrica della ragazza.

In sostanza i due poveretti avevano mangiato soltanto un primo, tagliatelle al sugo di carne – non si capisce la notizia di un secondo di lepre sostenuta da Manieri da quale fonte sia arrivata, in ogni caso era falsa – che al momento del decesso avevano iniziato a digerire da poco, in pratica avevano ancora tutto sullo stomaco. Lasciamo perdere il tempo trascorso prima che si coricassero – almeno mezz’ora se non una – durante il quale valevano i tempi di svuotamento del giorno, e supponiamo che avessero finito di mangiare alle 22. Ebbene, a mezzanotte Michel e all’una e mezzo Nadine avrebbero avuto lo stomaco pieno per metà, e alle due Michel e alle cinque Nadine sarebbero stati a stomaco vuoto. Va bene che le pappardelle potevano anche essere difficili da digerire, ma se la mattina fossero stati ancora a stomaco pieno si sarebbe dovuto parlare di congestione!
Veniamo a un’altra assurdità, quella degli spari, che sarebbero avvenuti ad almeno un paio di metri dalla zanzariera chiusa, se non anche tre, con lo sparatore in piedi sulla scarpatina antistante. Ma come avrebbe fatto a inquadrare i bersagli nel buio interno con la zanzariera a fare da schermo? Il chiarore che secondo Manieri sarebbe filtrato dalla parete posteriore non poteva filtrare, con i due teli che bloccavano completamente la luce, l’esterno metallizzato, l’interno di stoffa pesante e l'altra zanzariera coperta dalla sua protezione anch'essa di stoffa. Dall'immagine sottostante si ha un'idea di questo effetto schermo. Qui siamo sotto un riflettore. Si immagini con le prime luci dell'alba e la cerniera chiusa!


E poi, se le vittime stavano dormendo, vista l’ora e come afferma anche Manieri, perché non avvicinarsi al massimo? La spiegazione data è questa: perché se lo sparatore fosse stato davanti all’ingresso avrebbe sparato dritto e non in obliquo verso le teste che erano alla sua destra! Qualche lettore riesce a immaginarsi che cosa gli avrebbe impedito d'inquadrare le teste? Dice Manieri che ci sono delle evidenze balistiche. Quali? Speriamo che prima o poi ce le dica, ma se sono prove condotte da lui stesso che fornisca anche documentazione adeguata, perché sulla parola solo un gonzo gli crederebbe.
Per non parlare dei bossoli che sarebbero andati per boschi, e che costringono Manieri a immaginare un secondo caricatore pieno – vista la necessità di aggiungere altri colpi oltre i nove dei bossoli ritrovati – del quale però il Mostro non avrebbe approfittato inseguendo il ragazzo, chissà perché. Bisognerà vedere poi come vengono giustificati i bossoli davanti alla tenda – un accenno c’è già stato, qualche opportuno rimbalzo e il trascinamento dal corpo di Nadine, che però, giova ripeterlo, non aveva graffi sulla pelle! – e come vengono descritte le traiettorie dei proiettili per giustificare le ferite.

Vista l’intenzione di pubblicare vari articoli e uscire con altri video, attenderò quelli per entrare nello specifico di ognuna delle numerose incongruenze. Intanto però è il caso di chiarire la questione del taglio nel retro della tenda, sul quale ho già segnalato – intervenendo sul video – l’interpretazione completamente errata, con Manieri a insistere nonostante la documentazione parli chiaro, proprio lui che ammonisce sull’errore di innamorarsi della propria tesi.
Ma vediamo la sua ricostruzione. Dopo aver tirato fuori il corpo di Nadine e averlo mutilato, non riuscendo a rinfilarlo dentro, il Mostro sarebbe andato sul retro e avrebbe tagliato il telo in verticale da cima a fondo. Questo perché la parete posteriore, secondo Manieri, non avrebbe avuto cerniera. Che invece c’era sul telo sottostante, per aprire la zanzariera. Quindi, dopo il taglio, il Mostro l’avrebbe aperta, tirato dentro il corpo, e poi richiusa.
A scrivere di taglio verticale a tutta altezza fu De Fazio. Si legge nella perizia:

Lacerazione da taglio sul telo esterno, in corrispondenza della parte posteriore (opposto al fronte d’accesso), verticale, che interessa il telo pressoché per tutta la sua altezza, con margini non del tutto regolari.

Sappiamo che De Fazio vide una tenda rimontata dopo essere stata malamente smontata (anche se non sono riuscito a ritrovare la fonte), che gli si presentò così.


Ma nel rapporto della Polizia Scientifica, che esaminò la tenda prima del maldestro smontaggio, si legge:

L'apertura secondaria ha la cerniera chiusa, e sulla porzione mediana si nota una soluzione di continuo a bordi netti e lineari obliqua verso il basso lunga cm 40 che interessa il lembo dx per chi la osserva.


Nella perizia Maurri si legge la stessa cosa.

L’apertura principale della tenda è rivolta verso il viottolo di accesso e presenta la cerniera aperta mentre quella secondaria rivolta verso la macchina ha la cerniera chiusa. La parte posteriore della copertura presenta nella sua parte destra una soluzione di continuo a bordi netti e lineari, obliqua in basso e a destra della lunghezza di cm. 40.

Manieri evidentemente non aveva letto bene, la qual cosa però pare difficile, vista la sua nota pedanteria, semmai si potrebbe pensare a una svista strategica. In ogni caso, preso atto dietro mia sollecitazione del rapporto della Scientifica, non ha comunque cambiato idea, continuando a sostenere l’ipotesi dell’ingresso del Mostro dalla parte posteriore. Ecco le sue confuse spiegazioni scritte in risposta all'intervento di un ascoltatore:

Prendiamo il taglio sul retro della tenda: se il taglio è di 40 cm e basta, come scrive il rapporto della Polizia Scientifica, è una cosa, ma se il taglio di 40 cm serviva per aprire completamente il retro della tenda, consentendo l'accesso alla camera interna aprendo semplicemente la cerniera della parete gialla, allora la questione è diversa. Infatti un taglio di 40 cm consente alcune azioni, ma se il taglio di 40 cm apriva completamente il retro, come scrive De Fazio nella sua perizia, allora la questione cambia e di molto. Sia chiaro che sono corrette entrambe le affermazioni peritali: il taglio è effettivamente di 40 cm, come scrive la Scientifica, ma apriva tutto il telo fino in fondo, come scrive De Fazio.
A me non interessa nulla se il taglio è di 40 cm o di 45 cm, ma mi interessa molto capire perché venne fatto quel taglio e questo ci viene detto dalla perizia De Fazio e non si capisce dal rilevo della Scientifica: il taglio serviva per accedere alla tenda dal retro, perché apriva tutto il telo posteriore, come, del resto si vede anche dalle immagini. Come ho scritto in risposta ad altri interventi, ricostruire una dinamica significa partire dai dati oggettivi di analisi (taglio di 40 cm) per poi elaborare una sintesi funzionale/operativa (telo posteriore completamente apribile), che non sia in contrasto con i dati oggettivi rilevati. Da un taglio di 40 cm non entri nella tenda, ma da un taglio di 40 cm che apriva completamente il telo posteriore si può entrare nella tenda.


Si tratta della classica arrampicata sui vetri, dove si tenta di nascondere la verità annegandola tra mille parole che non vogliono dire nulla. Semplicemente da quel taglio di 40 cm a mezza costa il Mostro non poteva entrare. Anzi, non avrebbe nemmeno avuto la necessità di fare il taglio, dato che, al contrario di quanto sostiene Manieri, anche sul telo posteriore c’era una cerniera, dunque bastava aprire quella. Le motivazioni del taglio dovevano essere state tutt’altre.
La disponibilità di una foto mostratami dal “solito” Francesco Cappelletti, un vero riferimento in questa vicenda e che non sarà mai abbastanza lodato, consente di fare ulteriore chiarezza sulla controversa questione. La foto proviene dall’ultima inchiesta, e ritrae il telo esterno rimontato in laboratorio, dando la possibilità di capire fino in fondo come si presentò il retro della tenda alla Scientifica. Non è pubblicabile, ecco quindi un disegno esemplificativo:


Il taglio aveva attraversato la cerniera, che però, pur rotta, era rimasta chiusa (De Fazio l'aveva trovata aperta nella parte bassa, ma dopo smontaggio e rimontaggio). Ora ci si deve chiedere come avesse potuto il Mostro raggiungere la clip per aprire la sottostante zanzariera e poi a entrare da quel taglio di 40 cm a mezza costa. L’unico modo sarebbe stato quello di aprire la parte sottostante della cerniera fino al punto del taglio, ma poi non sarebbe stato più possibile richiuderla.
A questo punto valuti il lettore quale possa essere l'impatto di questa evidenza sulla dinamica immaginata da Manieri, il quale probabilmente continuerà a nascondersi dietro il suo fiume di parole.

Per adesso mi fermo qui, pronto a tornare sull’argomento quando sarà necessario. Con le sue arie da so tutto io e la pretesa di vincere sempre a chi dice prima pio – nonché la tendenza a trucchicchiare le carte e a non mollare la minima documentazione – non posso certo dire che Manieri mi sia simpatico. Frugando nella mia memoria trovo anche vari episodi sgradevoli, scontri sui forum, ma comunque è tutta roba passata. Alla fine non ho niente di personale contro di lui, il mio scopo rimane sempre quello di liberare la vicenda dalle scorie, le vecchie di Giuttari, Mignini, Filastò e compagnia e le nuove degli appassionati come lui, vinciani, antilottiani o neutrali che siano.
Peraltro la dinamica di Scopeti mi sta particolarmente a cuore, poiché dimostra elementi importanti, tra i quali il fatto che lo sparatore fosse mancino (e Manieri sbeffeggia il mio modo di dimostrarlo). Sono anche pronto ad abbandonare questa ipotesi, ma a fronte di prove logiche, non dei bossoli spostati da un carabiniere alla Palmegiani o dal corpo della povera Nadine alla Manieri. A questo proposito attendo precisazioni riguardo bossoli e ferite. Tra l’altro da un sedicente esperto balistico come lui proclama di essere – in realtà un semplice appassionato, pur da tanti anni – non mi aspettavo di vedere impugnata una 22 come fosse una 44 Magnum. La 22, e l’ho provata personalmente, non ha quasi rinculo, e quindi anche tenuta con il polso girato e addirittura con il braccio addotto, come successe a Giogoli, mantiene la sua precisione, almeno per quel che serviva al Mostro. Del resto il rinculo, quando c'è, produce comunque i suoi effetti, che sia in verticale oppure in orizzontale!

Segue

38 commenti:

  1. Antonio perdoni la domanda alla quale forse ha gia risposto nella ricostruzione, ma il ragazzo da dove è passato quando ha tentato la fuga?
    Forse dall'apertura da dove si intravede la povera Nadine? Ma in quel caso non si sarebbe trovato davanti il mostro?
    La ringrazio se mi vorrà rispondere
    Stefania

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    1. Sicuramente è passato di lì, a mio parere si è trovato davanti il Mostro che aveva appena aperto la zanzariera, in ginocchio, i due si sono urtati, il Mostro è caduto più o meno a sedere e il ragazzo è andato sulla sua destra.

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    2. Buona sera sig segnini otyima ricostruzione come sempre e grazie per l’apporto che da alla ricerca. Ho una domanda: nella perizia de fazio. C’è una macchia di sangue sul montare del lato destro dell’auto.
      Non può essere che il ragazzo sia passato da quella parte andando dritto in direzione retta e che poi il killer L’abbia intercettato e che quindi il ragazzo sia tornato sui suoi passi andando Poi nella direzione che conosciamo. Come si spiega altrimenti quella macchia?

      Può essere stata anche lasciata dal killer con un guanto sporchi.

      Ci sono altre opzioni ?

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    3. Si tratta di un errore, mi pare evidente. Lo spruzzo era sul montante sinistro, che infatti De Fazio non nomina.
      Oppure è stato Busso-Lotti la domenica quando è andato a fare un giro. Gli è uscito il sangue dal naso e si è pulito lì.

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  2. Ciao Antonio,

    sei sicuro che la tenda era visibile dalla strada? (come affermò il Lotti).

    Sul forum imostridifirenze alcuni utenti che abitano nei pressi smentiscono questa cosa, inoltre dall'imbocco della stradina, la salita prende una curva che rende impossibile la visualizzazione, molti video di youtubers confermano questa cosa.

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    1. Sicuro non posso essere, però ragionevolmente sicuro sì. Se vogliamo limitarci al minimo c'è la testimonianza di Antonio Berti, il giornalista (credo quello famoso esperto di ippica, però non so) che vide i due che la stavano montando passando in auto. Poi c'è la Ghiribelli, Giuliano Pucci il guardone, mi pare la stessa Carmignani in una delle sue testimonianze disse di averla vista prima della domenica. Se ti riferisci alla scena del Mostro che mutila il corpo di Nadine davanti alla tenda, può essere che dalla strada non fosse visibile, certo mi pare comunque un'ipotesi davvero bizzarra che abbia fatto tutto quel can can per tirare fuori il corpo e rimetterlo dentro alle sette della domenica mattina, come sostiene Manieri. Era un bosco trafficato, come si può pensare che il Mostro avesse rischiato tanto?

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  3. Più che altro mi incuriosiva sapere se il mostro teneva sotto controllo proprio quella la piazzola oppure ha notato prima la tenda dei francesi dalla strada.

    Sappiamo che Lotti abitava li dietro, e che questa zona era ben conosciute da Pacciani e da tutta la cricca dei guardoni del ritrovo di via Faltignano, sicuramente sapevano arrivare alla piazzola dai sentieri sterrati senza farsi notare.

    Sempre nel forum si è fatta l'ipotesi che queste zone più boscose e adatte ai campeggiatori stranieri, erano controllate dal mostro perché non trovava più coppie italiane.

    Da lì poi l'idea di nascondere i corpi per far arrivare la lettera.

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    1. Come immagino saprai, la mia ipotesi è che il Mostro fosse passato davanti alla tenda per caso al pomeriggio del venerdì, e la sera stessa fosse andato a uccidere. Questo depone per un individuo residente in zona, non per un Mostro che va a cercare vittime proprio a Scopeti. Di sicuro non vide la tenda passando di sera, come molto probabilmente accadde per la 147 di Baccaiano, a meno che non avesse avuto la fortuna di passare proprio mentre i francesi si stavano preparando per la notte con qualche luce accesa.
      Però è chiaro che si va a ipotesi. Questa si lega bene al delitto di Giogoli. Anche lì è plausibile che fosse transitato un residente in zona, visto che il posto non era adatto per una perlustrazione.

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    2. Caro Segugio, alias Blood Hound, sei un coglione, ho letto i tuoi interventi sul forum dei mostri, della mia risposta non hai citato il perché sono ragionevolmente sicuro. Abbi almeno il coraggio di contestare le mie risposte qui, dove hai fatto le domande, invece che nel tuo luogo protetto assieme a qualche coglione come te.

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    3. Guarda Segnini,
      tralascio le offese perchè son venuto qui sul sentiero di pace,
      sono stato sulla piazzola una volta sola e ti ho chiesto se è possibile vedere chi c'è sulla piazzola del delitto percorrendo la strada sottostante in auto, tu mi hai risposto con le testimonianze.

      La testimonianza di Lotti al processo viene contestata da Filastò quando Katanga dice che non si è nemmeno fermato per controllare la tenda tanto si vedeva dalla strada.

      La Carmignani dice che col ragazzo si sono recati sulla piazzola e poi hanno visto la tenda, quindi sono indietreggiati e hanno parcheggiato un pò più distanti.

      Non dice che l'hanno vista dalla strada.

      Bevilacqua parla di una ragazza coi capelli corti e di una piazzola diversa da quella del delitto, forse c'era un'altra coppia campeggiata di giorno, forse la stessa che ha visto Berti montare la tenda.

      C'è modo e modo di rispondere, tutto qua.

      Sul forum scrivono persone che abitano nella zona, non vedo il motivo di offenderle.

      La stradina sterrata che dalla strada asfaltata conduce alla piazzola sarebbe il punto più facile per un osservatore, ma non è in linea retta perchè circa a metà cammino curva verso la strada, quindi nasconde la visuale.

      All'epoca del delitto c'era una siepe alta un metro dal versante della strada, come si vede dalle foto dell'epoca, che oggi non c'è più.

      Tutto questo induce a pensare che la testimonianza di Lotti fosse incorretta. Una delle tante.



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    4. Mia risposta a tua domanda.

      Sicuro non posso essere, però ragionevolmente sicuro sì. Se vogliamo limitarci al minimo c'è la testimonianza di Antonio Berti, il giornalista (credo quello famoso esperto di ippica, però non so) che vide i due che la stavano montando passando in auto. Poi c'è la Ghiribelli, Giuliano Pucci il guardone, mi pare la stessa Carmignani in una delle sue testimonianze disse di averla vista prima della domenica.

      Tua reazione di silenzio qui e invece sul forum dei mostri:

      Ho chiesto a Segnini se è sicuro che la tenda si vedeva dalla strada e mi ha scritto "Sicuro non posso essere, però ragionevolmente sicuro sì."
      Ma che risposta è? Passa per essere il miglior blogger sul mostro.


      Chiedi che risposta è? Come posso essere sicuro se non c'ero? Posso essere ragionevolmente sicuro perché c'è la testimonianza Berti, che non c'è motivo di ritenere fasulla, e che tu non citi, facendo sembrare il mio "ragionevolmente" come se fosse caduto dal cielo. Se eri una persona corretta avresti dovuto criticare quella testimonianza qui, e non andare a dileggiarmi sul forum dei mostri. Meglio che ognuno stia dalla sua parte.

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    5. Scusa Segnini,
      puoi spiegare perchè sei così bravo, preciso e pignolo su ogni cosa che scrivono gli altri (questo è un merito),
      ma poi sei troppo superficiale quando devi scrivere tu.

      La frase di questo tuo post "in un posto dove la tenda era ben visibile dalla trafficata strada sottostante" non è corretta. Niente di personale, spero tu lo capisca, ma semplicemente non è corretta.

      Ero stato solo una volta sulla piazzola e avevo forti dubbi su questa affermazione. Quindi cercavo in rete e ho trovato il tuo post.

      Ma se ti chiedo se sei sicuro e mi rispondi sì perchè ci sono delle testimonianze (che già conoscevo e che sono molto dubbie sulla loro precisione) allora certo che sto zitto, cosa altro vuoi che ti chieda?

      Però mi sembra superficiale che tu proponga dinamiche e ricostruzioni dei delitti basandoti su testimonianze tutte da verificare.


      Questo è quanto ho chiesto a te, non ti ho dileggiato.

      Sul forum, in vari thread si scriveva a tempo che ormai il caso del mostro è piena di informazioni incorrette, che sarebbe già tanta roba distinguere ciò che è sicuramente vero e quello che no, ecc... ecc...allora ho detto: prendi il blog di Segnini, fa una ricostruzione della dinamica degli Scopeti e non c'è sei mai stato sopra, e non è sicuro se la tenda si vede dalla strada.

      Scusa ma perchè ti devi offendere e darmi del Coglione?
      Come se io entrassi qui dentro chiamandoti Testa Pelata.

      Quanto siete permalosi.

      Nei forum c'è gente che ci abita vicino e ci passa davanti tutti i giorni alla piazzola, io ci son stato una volta sola e neanche ricordo bene, se mi danno informazioni posso solo che imparare qualcosa di nuovo.

      Spero di essermi spiegato stavolta, sembra di stare a parlare con bambini di cinque anni che gli devi spiegare tutto sennò a intuito non ci arrivano, perdio.

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    6. Guarda che io capisco benissimo, soltanto che non mi va di farmi prendere in giro da uno che probabilmente ha la metà dei mei anni. Non glissare sull'oggetto del contendere, perché non ti sei comportato in modo corretto nei miei confronti, inutile che mi fai questa ridicola paternale. Mi hai domandato qualcosa, io ti ho risposto, poi, invece di controbattere alla mia risposta, sei andato sul forum dei mostri a cazzeggiare con il pissicotico che non ci ha mai capito una minchia, nonostante siano secoli che è sul pezzo.
      Eccola la vostra bella discussione, dove lo pissicotico sfoggia tutta la sua saggezza. Bisogna però riconoscere che una cosa buona la dice: non è un'aquila.


      CITAZIONE (Blood Hound @ 17/12/2020, 20:44)
      Sì hai ragione purtroppo è così.

      Eppure sei un mostrologo di vecchia data, te ne accorgi solo ora?
      Io non sono un'aquila ma poco dopo entrato nel vecchio forum di Ale pensai "jackals!!!".

      CITAZIONE
      Ho chiesto a Segnini se è sicuro che la tenda si vedeva dalla strada e mi ha scritto "Sicuro non posso essere, però ragionevolmente sicuro sì."
      Ma che risposta è?

      Sì vabbè.

      CITAZIONE
      Passa per essere il miglior blogger sul mostro.

      Se chiedi a mia madre e mia moglie io per loro sono il miglior chitarrista del mondo.
      E anche la mamma di Alvaro Vitali gli diceva sempre con aria convinta "bello di mamma!!!".

      CITAZIONE
      In generale vedo che i mostrologi alimentano polemiche fra loro, fanno debunking sui post degli altri, sta diventando un circolo autoreferenziale, forse per aumentare le visualizzazioni ma alla fine punti chiari non ne trovano e aumenta la confusione.

      Ovvio.
      Più si rimescolano le carte, più si intorbidano le acque e più si possono sparare le peggiori cazzate, sicuri che tanto nessuno potrà mai dimostrare il contrario.
      Assicurandosi claque e introiti.
      Quando poi la storiella decade se ne tira fuori dal cappello una nuova e via così.


      Ora basta, però, sul fatto che la tenda si vedesse o no approfondirò per i fatti miei. Saluti.

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  4. Salve Segnini, ho velocemente guardato il video della ricostruzione di Henry62. Le vorrei segnalare che secondo la sua ricostruzione il mostro avrebbe dovuto avere 2 coltelli diversi e 2 caricatori ed aver utilizzato tutto quasi contemporaneamente durante l'assalto!
    Un Rambo insomma..

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    1. In questa mia critica mi sono limitato a evidenziare le incongruenze di massima, attendo la necessaria precisazione dei dettagli per entrare nel merito. Mi pare comunque evidente che si sia tentato di piegare la logica a un'impostazione preconcetta. Tanto per fare un esempio, la proposta del percorso di Michel che gira intorno alla tenda in senso antiorario, va a controllare l'auto e poi riparte per boschi non regge. Tutto questo perché non sarebbe potuto passare in senso inverso tra la tenda e le frasche? Per quanto vicine, le frasche non erano un muro. Poi, se fosse stato di mattina, aveva davanti la sterrata per arrivare su via Scopeti, dove una speranza di salvezza poteva averla.
      In ogni caso, ripeto, attendo precisazioni. In particolare mi interessa capire quale possa essere stato il viaggio dei bossoli, giudici implacabili di ogni ricostruzione. Aggiungere colpi fantasma (come per l'altra dinamica che ho criticato, quella di Giogoli) non è un buon sistema.
      Colgo l'occasione per ribadire che il mio scopo è soltanto quello di evitare l'aggiunta di altre fantasiosità. E se mi si dimostra che ce ne sono anche nelle mie ricostruzioni sarò ben lieto (si fa per dire, ma in ogni caso lo farò!) di rivedere anche quelle.
      Chissà se un domani si riuscirà a raggiungere una certa chiarezza storica, visto che ormai quella giudiziaria è irrimediabilmente perduta...

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    2. Personalmente ritengo purtroppo che non sarà possibile raggiungere nemmeno alcun tipo di chiarezza storica.

      Comunque rimane un mistero il perché Michel non sia corso verso la strada, piuttosto che tra le frasche.
      Capisco il terrore, ma a giudicare la sequenza degli eventi verrebbe da dire che la cosa più istintiva da farsi sarebbe stata quella di cercare salvezza verso la strada.

      Se arrivo in un luogo e improvvisamente riscontro un pericolo istintivamente torno indietro da dove sono venuto.

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    3. Prima di tutto va tenuto conto della situazione di panico in cui doveva essersi trovato. Se, come a me pare ovvio, il Mostro gli era davanti spostato sulla sua sinistra, può essere stato costretto a prendere alla sua destra.
      Infine il buio. La luna era solo a un quarto, il Mostro fuori aveva avuto il tempo di abituare gli occhi, lui era in tenda con la luce e uscire da un momento all'altro gli deve aver creato qualche problema di adattamento.
      Anche con la luce del mattino potrebbe comunque aver preso una direzione non ottimale, ma con probabilità assai minore.
      Quello che ritengo non sia necessario è dover introdurre una seconda figura a sbarrargli la strada verso la sterrata. Al limite potrebbe averlo fatto lo stesso Mostro, dopo avergli sparato l'ultimo colpo.

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    4. Buona sera, Antonio.Michel, francese, probabilmente secondo me sa poco o nulla della storia del mostro, forse non comprende nemmeno il motivo di quell' aggressione, semplicemente fugge alla cieca in preda al panico. Un proiettile lo ha gia' ferito seriamente al gomito destro. Giunto all' altezza della macchina (a quel punto gli spari sono cessati, se non ho inteso male) si gira verso l' assassino macchiando la vettura col sangue che cola dal braccio destro. Forse lo fa per un disperato tentativo di difesa o (azzardo) perche',pensando magari ad una aggressione a scopo di rapina, spera di placare la furia dello sparatore offrendogli quello che ha: soldi, orologio ecc..Quando vede che il mostro gli viene addosso con un coltello in mano riprende la fuga lungo l' altra via, ad angolo retto con la precedente.Fra l' altro, nella concitazione del momento, trovandosi vis a vis, e' molto piu rapido riprendere la fuga girandosi di lato, ruotando di novanta gradi, piuttosto che compiere una giravolta completa di centoottanta, si tratta pur sempre di frazioni di secondo... Come ripeto non sono assolutamente un esperto del caso, il mio vuole solo essere un tentativo ipotetico, senza alcuna pretesa, per dare un senso a quella repentina deviazione rendendola compatibile con l' idea di un assassino che agisce senza la presenza di un' altra persona. Puo' essere verosimile secondo lei? Un saluto.

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    5. Perché no? In ogni caso sapere cos'è successo in quei momenti tragici purtroppo nessuno lo saprà mai, neppure chi è esperto del caso.

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  5. Nel video si dice che i bossoli repertati rivelano progressiva usura, giustificabile solo se tra un delitto e l'altro il sk si è allenato a lungo con la medesima arma. Quale è la sua opinione in proposito?

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  6. Mi scusi ho confuso due video diversi. Quello a cui mi riferisco è questo linkato sotto, intorno al minuto 1:02:00.

    Mi rendo conto che è fuori tema rispetto a questa discussione ma sarei lieto di conoscere la sua opinione. Saluti.

    https://youtu.be/t1-yu-jP7sI

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    1. Ho appena inserito la richiesta di citare su quale perizia compare una cosa del genere. Vediamo se qualcuno risponde. Io non l'ho mai letto.

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    2. Segnini,
      io non l'ho trovata. Ho riletto le perizie 68, 74, 84, e non ho trovato la parte sull'usura progressiva del percussore.
      Solo in quella del 68 si parla, in generale, di arma usurata. Aria fritta.

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    3. Sono intervenuto sotto il video. Per adesso lo scambio è stato questo.

      Antonio Segnini
      Quando si fanno affermazioni che tirano in ballo le perizie, tali perizie vanno citate, per dar modo a chi ascolta di verificare, altrimenti sono chiacchiere. Questa storia del percussore che si è consumato io non l'ho letta da nessuna parte.
      Attendo che venga citata quale perizia.

      Antonio Segnini
      Devo pensare che gli autori e gli intervistati non abbiano letto il mio intervento, oppure che in questo video si è detta una grande scemenza? E magari molte altre, visto che io ho ascoltato solo quella parte dietro indicazione di un lettore del mio blog?

      FLORENCE INTERNATIONAL RADIO
      ... abbiamo più di cinquanta video da seguire nei commenti, ci sta che qualche commento sfugga... comunque ciò non toglie che lei stesso potrà eseguire una ricerca... le fonti in rete sono libere e disponibili... magari così potrà citare qualche dato interessante e valido per affermare il contrario ed attivare una discussione interessante e valida. Grazie.

      Antonio Segnini
      La fonte deve indicarla chi la cita, troppo comodo!!!!! A questo punto posso anche dire che esistono i marziani, in base a una fonte che la invito ad andare a cercare. Si accomodi.

      Non esiste nessuna perizia, lo sappiamo tutti bene.

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    4. Esatto. 1-0 per Segnini, questione chiusa. Le auguro un felice Santo Natale. a presto.

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    5. Grazie. Spero avrà capito che non ho interesse alla tenzone in sé, infatti non vado a cercare confronti gratuiti, tantomeno su Youtube (le assicuro che la parola parlata non mi manca affatto), a me interessa far emergere la verità, quindi combatto contro tutti i tentativi di distorcerla.
      Auguri a lei.

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    6. Un modo di lavorare molto italiano: viene citato un dato e alla richiesta di fonte il giornalista o la piattaforma che ospitano (a cui dovrebbe essere a cuore la correttezza delle informazioni presenti nella loro trasmissione) se ne lavano le mani con un "ciò non toglie che lei stesso potrà eseguire una ricerca... le fonti in rete sono libere e disponibili"

      Grazie di tutto Antonio, perché porti metodo e logica in un argomento annacquato da superficialità.

      Buone feste!

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  7. Certamente. Anche se non condivido tutte le sue analisi al 100% la stimo molto, altrimenti non impiegherei il mio tempo su questo ottimo blog. Purtroppo sappiamo che il limite del web è la mancanza di un rapporto umano diretto e questo genera più facilmente incomprensioni, aggressività e conflitti. Auguri ancora.

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  8. La ringrazio per questo suo articolo (quasi come si ringrazierebbe "l'inventore della penicillina"-cit.), perché chi ascolta quel video e non conosce la fattura degli "attori", di primo acchito potrebbe anche prenderli sul serio. Continuare con ricostruzioni "colpevoliste" pur di denigrare lavori di alto valore scientifico (e che si accordano anche con la logica) circa la retrodatazione del delitto non ha più senso. Capire poi come si "vendono" certi personaggi che interloquiscono sui social è davvero sconcertante. Grazie di questo blog e dei contenuti scaricabili importantissimi

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    1. Grazie, facendo le debite proporzioni accetto il suo apprezzamento per il lavoro che porto avanti come hobby.

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  9. Ciao Antonio sono Baba un tuo antico estimatore, ho visto il video di 4 ore con henry62. Credo che serve un tuo chiarimento sul rigor mortis dei ragazzi francesi. Io non posso credere per vari motivi che il delitto sia avvenuto la domenica mattina o peggio la domenica sera. Ma nemmeno il sabato sera. Ciao Antonio avanti tutta.

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    1. Ciao Baba, quanto tempo... Purtroppo ho tante cose da fare, devo riprendere con la pista esoterica e Narducci, come ho promesso, ma l'argomento merita di essere affrontato, ed è in scaletta.
      Ciao, grazie dell'incitamento, gli anni si fanno sentire ma lo spirito è sempre quello: è stato Lotti!!!!!!!

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  10. Ciao antonio , nella prima sequenza del film "il mostro di Firenze" di Ferrario si vede la piazzola di Scopeti com'era pochi mesi dopo il delitto ed è molto interessante oltre ad essere totalmente diversa a com'è oggi. Non ricordo se ci sei mai stato ma oggi sembra un luogo diverso, assolutamente trasformato. Inoltre dalle immagini si può intuire che la tenda si potesse vedere dalla strada. Se hai visto le immagini dammi le tue impressioni, io ti sto leggendo dopo del tempo di pausa e quindi sono indietro abbi pazienza. Baba

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  11. Antonio ho sentito che ultimamente si sta dibattendo molto sui pantaloni trovati vicino al corpo di JMK a causa del Dna di un ignoto trovano nella tasca. tra l'altro mi sa che fui io a scrivere questa notizia su questo blog. Vedo che c'è chi sostiene che i pantaloni non erano della vittima e a riguardo ci sono notizie poco chiare: è vero che erano di marca francese? Lei mi sembra orientato a credere che i pantaloni fossero proprio di JM. O mi sbaglio?

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    1. Erano suoi, nella tenda furono trovate soltanto le mutande. Molto probabilmente se li era infilati per uscire un attimo poi se li era tenuti temporaneamente per qualche giochino malizioso, comprensibile per due innamorati. Marca Maman, attualmente non rintracciabile ma di suono molto francese: Mamma.

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  12. Ok grazie! Ancora non ci hanno detto se quella traccia di DNA è stata comparata con il DNA di Vanni e di Lotti... se fossi in loro aspetterei ancora qualche anno!!!!

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