Perchè un nuovo blog sul Mostro di Firenze

In una notte d'agosto del 1968 due amanti appartati in auto a Signa, vicino a Firenze, furono uccisi a colpi di pistola. Negli anni successivi altri sette delitti simili, tutti di coppie appartate e tutti nei dintorni di Firenze, furono commessi con la medesima pistola, l’ultimo nel settembre del 1985 a San Casciano.
Le indagini sono andate avanti fino a pochi anni fa, ma l’assassino, il cosiddetto “Mostro di Firenze”, non è mai stato individuato. La grottesca verità giudiziaria che ci ha offerto la condanna di Mario Vanni e Giancarlo Lotti è un insulto alla nostra intelligenza, e oggi nessuno la prende più sul serio. Per prima la criminologia mondiale, che avrebbe dovuto gettarsi a capofitto nello studio del fenomeno sotteso, tanto unico quanto sconcertante, e che invece non se ne è mai interessata... perché non ci ha mai creduto! Nessuno degli esperti della materia, né internazionali né nostrani, ha mai preso sul serio lo scenario di una scalcagnata banda di paese che avrebbe ucciso per rivendere parti sessuali di donna a una fantomatica setta.
Noi italiani siamo un popolo capace di vette assolute, in alto come in basso. Nel caso riguardante i delitti del Mostro di Firenze abbiamo toccato il fondo. Chi scrive se ne vergogna. Forse anche per un motivo d’orgoglio, nell’ambito delle mie modeste possibilità di semplice appassionato, ho deciso di spendermi per contribuire alla ricerca di una verità storica che riesca a superare l’imbarazzante verità giudiziaria.
Dopo decenni di indagini inutili se non anche ingannevoli, la vicenda è diventata ormai una sorta di cipolla, dove strati e strati di materiale fuorviante si sono accumulati l’uno sull’altro, e non soltanto a opera della nostra magistratura. L’acida cipolla va sfogliata, strato per strato, nella speranza di intravedere pian piano almeno l’ombra del vero assassino. È quanto si propone questo blog, i cui articoli, in una prospettiva di futura ricostruzione storica, hanno l’ambizione di sgomberare il campo dalle leggende, dalle fandonie, dalle ipotesi campate per aria, e, perché no, anche da qualche probabile errore giudiziario.

Attenzione: questo blog è dedicato principalmente a chi già conosce piuttosto bene la vicenda, della quale vengono approfonditi alcuni aspetti senza spendere troppe parole per introdurli. Agli interessati dell'ultima ora consiglio di leggersi prima di tutto qualche libro, cominciando da Dolci colline di sangue di Mario Spezi e Il Mostro di Michele Giuttari. La contemporanea o successiva consultazione dei due fondamentali siti Insufficienza di prove e Calibro 22 aiuterà a capirci di più.