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giovedì 24 dicembre 2020

La tenda si vedeva o no dalla strada?

I miei lettori più assidui si saranno accorti dell’acceso scambio che ho avuto – sotto l’articolo Una dinamica errata per Scopeti – con un certo Segugio, al quale ho dato del meritorio coglione, rifiutando poi la sua tardiva e maldestra offerta di dialogo. La questione che stava alla base dello scontro è quella della visibilità della tenda dei francesi da parte di chi transitava su via Scopeti. A dire di Segugio, tale visibilità sarebbe stata messa in legittimo dubbio sul forum dei mostri – dove lui scrive come Blood Hound – da persone che in anni recenti avrebbero controllato andando sul posto. L’argomento è di grande importanza, poiché una buona visibilità della tenda dalla sottostante via Scopeti dà credibilità all’ipotesi di un avvistamento fortuito al pomeriggio del venerdì da parte di un residente in zona, che poi la sera andò a uccidere. Colgo quindi l'occasione per approfondire, tenendo così fede ai miei propositi di combattere le tante scorie che ancora inquinano la vicenda.


Scrivo sciocchezze, dunque sono. Ebbene, vediamo che cosa scrivono sul forum dei mostri (la discussione parte da qui). Mi limiterò a una breve sintesi riportando lo scambio tra Segugio alias Blood Hound e l’amministratore, Psychotic, quello che più di tutti si dichiara sicuro che la tenda non la potesse vedere manco Nembo Kid.

Blood Hound
Vorrei fare una domanda se qualcuno è stato sulla piazzola (io ci sono stato una volta sola ma non mi ricordo): è possibile vedere l'auto e la tenda dalla strada sottostante?

Psychotic
No.
Chiunque dica che la tenda si sarebbe potuta vedere dalla strada:
- mente
- non è mai stato nel luogo
- è un perfetto beota
o una commistione di due o tutti i punti..


Blood Hound
Nel suo ultimo post, Segnini torna a ripetere che la tenda era visibile dalla strada, mah...
Gli ho mandato un messaggio per capire da dove proviene questa sua sicurezza.


Psychotic
Niente di strano.
Tutti quelli che hanno una tesi da difendere, per interesse, perché convinti o per entrambe le motivazioni, sostengono l'insostenibile.


Blood Hound
Già, Segnini è Lotti-colpevolista dal 74 all'85, una tesi difficile da sostenere.

Psychotic
Blood, ma quando io dico che la maggioranza di chi ha vivacchiato e pontificato sui media e/o scrivendo cag... ehmm articoli o libelli sul caso del MdF sono dei cazzari e/o speculatori ma perché credi lo dica?
La maggior parte di loro non ha nemmeno mai messo piede in una piazzola ma parla per sentito dire, per letto altrove, per propria rielaborazione (quando non inventato di sana pianta) e per proprio comodo/vantaggio.
Tanto lo spettatore medio sa una sega lui.


Blood Hound
Sì hai ragione purtroppo è così.
Ho chiesto a Segnini se è sicuro che la tenda si vedeva dalla strada e mi ha scritto "Sicuro non posso essere, però ragionevolmente sicuro sì."
Ma che risposta è? Passa per essere il miglior blogger sul mostro.
In generale vedo che i mostrologi alimentano polemiche fra loro, fanno debunking sui post degli altri, sta diventando un circolo autoreferenziale, forse per aumentare le visualizzazioni ma alla fine punti chiari non ne trovano e aumenta la confusione.


Psychotic
Se chiedi a mia madre e mia moglie io per loro sono il miglior chitarrista del mondo.
E anche la mamma di Alvaro Vitali gli diceva sempre con aria convinta "bello di mamma!!!".


Al lettore ho risparmiato altri bla bla, dei due campioni e di qualche altro, i curiosi possono andare a leggerseli in originale. Vorrei soltanto segnalare i lucidi interventi dell’unica donzella, ThisIsDaniela, che si è chiesta quanto avessero potuto influire i notevoli cambiamenti della vegetazione dal 1985 ad oggi, raccontando pure di una sua esperienza in cui qualcosa era riuscita a vedere.
Ma la tesi che predomina è quella granitica del tracotante Psychotic, il quale proclama sicuro la sua verità: “Chiunque dica che la tenda si sarebbe potuta vedere dalla strada mente, non è mai stato nel luogo, è un perfetto beota”. E cosi sia!

La testimonianza Berti. Si legge nel libro Delitto degli Scopeti – Giustizia mancata:

Secondo quanto riferito a sommarie informazioni dal teste A.B., giornalista (all. 57 del rapporto di P.G. 14 settembre 1985), nel pomeriggio di venerdì 6 settembre 1985, mentre alla guida della propria autovettura Volkswagen Golf, nera, transitava nella via degli Scopeti, aveva notato intorno alle 14:00 che nella nota radura un uomo ed una donna stavano montando una tenda.

Nell’ambiente si era saputo presto che A.B. altri non era che Antonio Berti, il noto giornalista sportivo che si occupava di cavalli (è morto quest’anno, alla veneranda età di 88 anni).


Quando avevo risposto a Segugio le mie informazioni si fermavano qua. Conoscendo la serietà degli autori del libro (Francesco Cappelleti e l’avvocato Vieri Adriani) non ho mai avuto dubbi sulla bontà della testimonianza. Tuttavia, non avendo visto la tenda di persona, ho preferito dirmi “ragionevolmente” sicuro, e non “assolutamente”, evidenziando appunto l’avvistamento Berti.
Per poter andare davvero fino in fondo, ho chiesto al “solito” Francesco Cappelletti una copia del verbale, che gentilmente mi ha inviato (ancora una volta devo tessere le lodi di una persona che si è sempre spesa senza secondi fini soltanto per portare un po’ di buon senso in questa vicenda vergognosa). Il documento risulta stilato il 12 settembre 1985 nella stazione dei Carabinieri di San Casciano, davanti al maresciallo Lodato. Ecco il testo delle dichiarazioni di Berti:

Avendo saputo del duplice omicidio avvenuto in S.Casciano Val di Pesa onde collaborare con la giustizia, ritengo doveroso riferire che nella giornata di venerdì 6 settembre 1985, verso le ore 14 circa, transitando per via Degli Scopeti, alla guida della mia autovettura Golf nera, all’altezza del punto in cui è poi avvenuto il duplice omicidio, ho notato due persone che stavano montando una tenda piuttosto piccola. Le due persone, un uomo e una donna, uno era chinato alla base della tenda e l’altra aiutava stando in piedi.
A.D.R.: Non posso assicurare che le due persone fossero le stesse che sono state barbaramente trucidate, ma il luogo dove queste due persone stavano montando la tenda ed il giorno mi fanno pensare che si tratti proprio delle due vittime.
A.D.R.: Non ho fatto caso se vicino alla tenda vi fosse anche una autovettura Golf bianca.
A.D.R.: Altro non ho da aggiungere ed in fede di quanto sopra mi sottoscrivo.


Si tenga presente che Berti risiedeva nelle vicinanze, in via Faltignano, dunque riguardo il luogo non poteva essersi sbagliato. La sua descrizione è molto precisa, addirittura colse l’immagine del povero Michel chinato alla base della tenda. Questo vuol dire che, transitando per via Scopeti alla guida della sua macchina, la tenda la vide benissimo. Non vide la Golf, che si potrebbe pensare fosse stata parcheggiata in un punto più nascosto, differente da quello in cui sarebbe stata messa al ritorno dalla cena serale.
A questo punto la domanda sorge spontanea: dobbiamo credere alla testimonianza del giornalista Berti che transitò davanti alla piazzola poche ore prima del delitto, oppure alle sciocchezze di un boccalone qualsiasi che cazzeggia su un forum e si dà del beota e mentitore credendo di darlo agli altri?

51 commenti:

  1. Un po' piu' di modestia anche da parte sua non guasterebbe comunque. Questo dare del coglione a chiunque abbia un'opinione diversa e' esasperante, vedi anche le polemiche con i fan di Salvatore Vinci e le ridicole "misurazioni" ottenute stalkerando impiegate tribunalizie e sbandierate sul suo blog a mo' di grande scoperta (di sta cippa, se mi e' permesso aggiungere). Bisognerebbe avere piu' rispetto per la vicenda e per il ricordo delle vittime, anche giudiziarie (vedi Lotti). A me sembra che non le interessi far emergere la verita', ma dimostrare a tutti di avere ragione, anche se di prove che le cose andarono come sostiene lei non ce ne sono. Chi crede nella colpevolezza di Vinci muove un'ipotesi, come fa lei, sbagliata ma non c'e' bisogno di fare battaglie campali sulla pelle dei morti. Saluti

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    1. Sono stato molto indeciso se pubblicare il suo intervento astioso mascherato da saggio. L'ho fatto per dare dimostrazione che non ho niente da nascondere e nessuna vergogna nel dare del coglione a chi se lo merita. Come del coglione lo do a lei, chiunque sia, che si permette di accusarmi di fare battaglie campali sulla pelle dei morti. La prossima volta metta almeno una sigla, se vuole mascherarsi dietro l'anonimato.

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  2. Dottor Segnini, la seguo sempre con sincero interesse, mi perdonerà quindi se le muovo una critica a fine puramente costruttivo: è quanto meno immorale che lei sprechi tempo prezioso per soggetti del genere, incapaci perfino di comprendere il concetto di “ragionevole certezza”. Non si lasci distrarre dalla smisurata quantità di monnezza che dilaga in questo campo, e prosegua il suo egregio lavoro, così necessario proprio per questa ragione.
    Cordiali saluti e auguri di buon Natale!

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  3. Fantastico. Arriva sto tizio che sostiene che : Lotti è una vittima giudiziaria. Ovvero, quand'anche non fosse lui il mdf, non è neanche un complice scovato dalla giustizia e condannato in via definitiva ma, addirittura, una vittima. Ok.
    Lei chiede gentilmente delle informazioni ad una signora, non si apposta sotto casa sua appollaiato sul tettuccio della macchina... ma per questo Einstein lei è uno stalkeratore. Ok.
    Ora ... battaglia campale sulla pelle dei morti ? ma chi ? in che senso ? è un modo per chiudere le mail ? "allego la mia dichiarazione dei redditi. Non si facciano battaglie campali sulle spalle dei morti!".....
    Lei dimostra senza clamore, con una semplice e pertanto assolutamente veritiera testimonianza, che la tenda si vedeva chiaramente, pure la base della tenda. E il nostro terrapiattista parla di aria fritta. Grazie per avermi fatto ridere pubblicando certe ridicolaggini.

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  4. Io non bazzico molto i social ma visto l'ultimo scambio di battute sono andato a vedere cosa dicono i detrattori di Antonio su quel forum. Sono rimasto allibito nel vedere tutto quel livore e quel risentimento da parte dei vinciani solo perchè non gli va bene l'altezza di SV. Ma nessuno risponde nel merito dei calcoli... Solo offese gratuite. Tutto questo mi ha ulteriormente convinto a stare alla larga da questi forum. Aggiungo che sto rileggendo "il patrimonio di Pacciani e il dottore di Lotti" e secondo me questo capitolo, caro Antonio, è il suo vero capolavoro!

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  5. Segnini lasci perdere quel forum.
    Li c'è persino chi sostiene che fossero tutti coinvolti,ho letto un post tempo fa dove qualcuno faceva una ricostruzione del genere:

    Narducci assiste all omicidio del 68 e ricattando i sardi li obbliga a uccidere anche nel 74-81..dopodiche iniziano ad arrestare i sardi, quindi non potendo più contare su di loro Narducci assolda Pacciani & Co. Che compiono gli altri delitti.
    Solo che Pacciani e Co non sono persone affidabili, quindi assume anche Vigilanti per controllarli!


    Un minestrone direi...

    Giusto per darle un idea del livello intellettivo dei suoi interlocutori!

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    1. A dire il vero non leggo si può dire mai quel forum, al limite soltanto in occasione di particolari eventi, come in questo caso, quando volevo controllare il loro punto di vista sulla ricostruzione della dinamica di Scopeti fatta da Manieri. C'è gente preparata, e anche a posto, ma qualche personaggio insofferente dei miei articoli, tra cui l'amministratore, mi tiene lontano.
      Riguardo certe ricostruzioni, ormai c'è di tutto, e non soltanto lì.
      Comunque tengo a ribadire che non ho niente contro chi la pensa in modo diverso da me, mi prendo soltanto la libertà di reagire quando mi si dileggia. come in questo caso:

      ma quando io dico che la maggioranza di chi ha vivacchiato e pontificato sui media e/o scrivendo cag... ehmm articoli o libelli sul caso del MdF sono dei cazzari e/o speculatori ma perché credi lo dica?

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  6. Confermo tutto quanto scritto dal dott. Segnini sulla testimonianza del giornalista A.B. circa l'arrivo dei francesi il venerdì pomeriggio (visti montare la tenda mentre transitava con la sua VW polo nera), grazie al riscontro con il rapporto preliminare di PG del 14/9/1985 n. 248/5 cortesemente fornito dal dott. Cochi. La testimonianza del giornalista si trova nell'all. 57 di suddetto rapporto a firma N. Torrisi.

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  7. Segnini,
    però secondo me la domanda non è questa. Noi dobbiamo domandarci: la tenda è visibile di notte passando in auto a 50 km/h.
    Perchè la questione della visibilità della tenda nasce dalle considerazioni sul modus operandi del mostro/i.
    Era un assassino che andava a zonzo, vedeva e colpiva a caso (come ad esempio Berkowitz), oppure era un metodico, organizzato, che usciva di casa sapendo già di preciso dove colpire (come btk)?
    Quindi anche prendendo per vera, buona e sacrosanta la testimonianza Berti delle ore 14, a me resta il dubbio della visibilità per le ore di buio.
    Comunque, anche se la tenda fosse stata visibile di giorno e di notte dalla strada, come poteva sapere il mdf che dentro avrebbe trovato proprio una coppietta?

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    1. Che la tenda non fosse visibile di notte, a meno di una luce che la illuminasse, tipo i fari dell'auto, mi pare scontato. Almeno fino alle 23 circa non c'era neppure la luna, dopo le 23 il chiarore poteva andar bene per vedere a qualche metro, con gli occhi abituati, ma credo proprio che dalla strada alla tenda non si vedesse nulla. Anzi, mi pare di aver avuto conferma da qualcuno che abitava nelle vicinanze, in uno scambio che però adesso non trovo.
      Proprio per questo si deve pensare che il Mostro fosse passato per caso al pomeriggio, l'avesse vista e avesse controllato chi la occupava, facendosi un giro per poi andare a uccidere quella sera stessa (cosa di cui sono convinto al di là di larve e rigor mortis). La conseguenza è quella di un Mostro che al 90% abitava in zona. Pensiamo per esempio a Salvatore Vinci che abitava a Firenze. Avrebbe dovuto passare per via Scopeti il pomeriggio di venerdì per un caso fortuito, perché la sera, a meno di non salire su appositamente, la tenda non l'avrebbe vista.
      Però i due campioni con i quali mi sono misurato a duello non hanno mai scritto che intendevano di notte.

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    2. A mio parere il Mostro colpiva in maniera mista, non è possibile catalogare una modalità singola. Io penso lui selezionasse le piazzole e le nottate per poi appostarsi svariate volte (o magnare "pattugliare" 2/3 piazzole della medesima zona anche in una sera stessa) attendendo l'occasione giusta.
      Questo spiegherebbe perfettamente i lunghi tempi senza attacchi, causati appunto dal non concretizzarsi delle condizioni ideali.

      I contro di questa ipotesi di ricerca delle vittime sono che avrebbe dovuto girare armato di pistola, coltello e quant'altro per tante notti.. E nei periodi in cui c'erano controlli e coppie civetta questo sarebbe stato rischiosissimo per lui.

      A tal proposito vorrei chiederle, Segnini, se lei sa che dispiegamento di forze avessero messo in campo Polizia e Carabinieri negli anni. E se le coppie civetta fossero effettivamente impiegate sul campo come ho letto tempo fa su internet?

      Non mi spiego, se il dispiegamento di forze fosse stato davvero massiccio, come il mostro non sia mai stato intercettato.

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    3. Si tratta di un argomento che non ho mai approfondito. Certo, se si pensa che i cadaveri dei due francesi rimasero per due giorni e mezzo abbondanti su una radura così in vista, non mi pare che i controlli del territorio fossero troppo accurati. Proprio la paura di una figuraccia credo fu il motivo di una data del delitto spostata in avanti di ben due giorni.

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  8. Molto bene grazie. Immaginavo che non si vedesse la tenda di notte. Questo è già un buon punto di partenza perchè così escludiamo mostro o mostri che vagano di notte senza meta e non è poco... Anche secondo me è passato a scopeti con la luce e forse nemmeno perchè ha visto la tenda ma perchè la perlustrazione di quelle zone fa parte del suo modus operandi, soprattutto dopo il 1982. Ma questa è solo una mia illazione.

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    1. Potrebbe anche essere, è una banale ipotesi, che non andasse più in giro in cerca di coppie appartate, ma aspettasse proprio una coppia straniera, poiché l'allarme non sarebbe stato immediato. Penso che l'anno prima a Vicchio abbia rischiato parecchio, mentre invece nell'83 a Giogoli le vittime furono trovate molte ore dopo.
      Io non sono della zona di San Casciano, ma è probabile che qualche coppietta coraggiosa si appartasse cmq in quella piazzola, ma il mdf non voleva rischiare; un allarme tempestivo, con parenti ed amici a cercare i fidanzati, col rischio di farsi riconoscere mentre si allontanava, proprio non era il caso.
      Quello era l'ultimo delitto, lui lo sapeva, noi ancora no, e doveva filare tutto liscio.
      È un mio parere ovviamente
      Stefania

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    2. Non credo. Credo invece che durante l'estate sia dell'83 sia dell'85 non fosse riuscito a trovare l'occasione giusta, e in entrambi i casi l'avvistamento fu fortuito.

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    3. Antonio puoi specificare meglio gli avvistamenti del 83 e del 85?

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    4. Il furgone di Giogoli era in una zona piuttosto antropizzata, con una strada antistante in cui un traffico saltuario c'era, sia di residenti, sia di chi da Scandicci voleva andare verso San Casciano e viceversa. Per una coppia tuttalpiù poteva andar bene per una sosta breve, ma non per un convegno d'amore spinto. Ritengo pertanto che non facesse parte di una serie di posti che il Mostro poteva tener d'occhio. Credo insomma che abbia visto il furgone passando per altri motivi, probabilmente al giovedì sera, e che al venerdì sia andato a uccidere. Quindi probabilmente non risiedeva molto lontano.
      A Scopeti il posto era più adatto per un agguato, quindi può darsi che vi avesse fatto una visita di proposito. Ma è anche molto plausibile che avesse visto la tenda transitando sulla via antistante al pomeriggio per i fatti suoi, e la sera fosse andato a uccidere. Quindi torniamo a un residente in zona.

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  9. Buongiorno Antonio, è solo una curiosità la mia, ma volevo chiederle se le risulta che davvero nella golf dei ragazzi francesi ci fosse un seggiolino da infante, come era stato scritto nei giornali dell'epoca. A me sembra che i figli di Nadine fossero troppo grandi per usare un seggiolini simile, lei ricorda qualcosa in proposito?
    Grazie come sempre se mi vorrà rispondere
    Stefania.

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    1. A quanto mi risulta Nadine aveva due figlie di 4 e 14 anni, e il seggiolino vuoto in auto c'era.

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  10. Antonio,

    va bene passi per le offese, ma almeno un pò di onestà intellettuale.

    Innanzitutto spiegaci un pò quella planimetria.
    Con quel disegno, vorresti dimostrarci che la tenda era visibile dalla strada.
    Fai sul serio?

    Innanzitutto è senza vegetazione, come si potesse vedere attraverso gli alberi e le siepi cosa ci sta dietro, ma poi anche senza vegetazione le prospettive del disegno non sono corrette.

    Prendi un qualsiasi video youtube qualsiasi di gente che fa sopralluoghi sulla piazzola, che arriva dalla strada sotto, risale la stradina sterrata e poi...

    anzi no, prendi proprio il filmato della piazzola all'epoca del delitto, cioè il film sul mostro di Cesare Ferrario uscito nel 1986, vai al minuto 17 quando il protagonista risale la stradina sterrata, prendi i fotogrammi e analizzali,

    poi se hai coraggio scrivi ancora che quel disegno di planimetria descrive davvero una qualsiasi visuale/prospettiva dalla strada.

    Sulla testimonianza del Berti, non ti fa pensare a niente il fatto che non veda l'auto?
    Due ragazzi vengono dalla Francia e l'auto non sta sulla piazzola?

    Vorresti dirci che, passando con la sua auto, Berti vede benissimo il terreno della piazzola, vede il francese chinato per terra, ma non vede nessuna auto.

    Come ti avevo già scritto, anche Joe Bevilacqua che abitava lì davanti, vede due ragazzi con una tenda in una piazzola che non è quella del delitto, parla di una ragazza coi capelli neri corti, mpeccato che all'epoca del delitto Nadine aveva i capelli lunghi, non come sulle foto pubblicate dai giornali dell'epoca.


    Questo non per dire che Vieri Adriani, Flanz o i testimoni non sono persone serie,
    ma per farti notare che i ricordi devono essere verificati e non presi per oro colato o verità assoluta.

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    1. Non ho messo la planimetria per dimostrare l'assunto, ma soltanto per dare un'idea al lettore di ciò di cui si sta parlando. Del resto si tratta di un disegno esemplificativo fatto dalla polizia, sul quale sono riportate delle misure si suppone valide. L'assunto è dimostrato dalla testimonianza Berti, che venne resa sei giorni dopo l'avvistamento. In questo caso parlare di ricordi che devono essere verificati mi pare fuori luogo.
      Riguardo l'auto, non vedo perché appena arrivati i due non potrebbero averla messo in un punto non visibile dalla strada. Dopo averla parcheggiata avranno dato un'occhiata e scelto il posto per piazzare la tenda senza spostare l'auto, che non doveva essere troppo lontana.
      Berti abitava in via Faltignano, a poche centinaia di metri, come può aver preso una piazzola per un'altra? Poi paragonare la sua testimonianza a quella di Bevilacqua è assurdo. Bevilacqua parlò nel 1992, dopo aver visto Pacciani in televisione, e raccontò fin troppe cose sull'onda della suggestione, come avevano fatto decine di altri soggetti.
      Giudicare da immagini televisive non credo sia un buon sistema. In ogni caso ci si dovrebbe chiedere quale interesse avrebbe avuto Berti a raccontare una cosa per un'altra. Vogliamo immaginarlo in veste equivoca fermarsi e salire per un'occhiata? E allora perché poi andare dai carabinieri raccontando una cosa per un'altra? Non aveva visto l'assassino, la sua testimonianza poteva anche risparmiarsela, se avesse avuto qualcosa da nascondere.
      Anche fare un parallelo con i testimoni della domenica mattina è fuorviante. Quelli vollero rendersi utili immaginando di aver visto la donna, che invece era un'altra, Berti si sarebbe immaginato la piazzola con la tenda?

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  11. Antonio,

    in un post dove il tema centrale è "la tenda si vedeva o no dalla strada" quel disegno che hai postato, così senza didascalia, è incorretto. Punto e basta.

    Se credi davvero che il livello medio di lettore del tuo blog sia qualcuno che non sa nemmeno di cosa stiamo parlando, così puoi postare quel disegnino con la tenda ben visibile, allora ci devi scrivere sotto che è un disegno "tanto per dare un'idea".

    Il fatto che Berti non veda l'auto dalla strada non mi stupisce, quello che mi lascia esterefatto è che dica che dalla strada vede il ragazzo francese chinato.
    Sono stato personalmente su quella piazzola una volta sola ma posso giurare che se mi chino, nessuno mi potrebbe vedere in alcun modo dalla strada nel modo in cui lo descrive il Berti.

    Se poi come suggerisci, li abbia visti da un'altra prospettiva, come accenni tu, del tipo facendo una camminata nei dintorni, allora è un altro discorso, ma qui il post è se la tenda si vedeva dalla strada.

    Oppure tu pensi che con tutti i milioni di turisti all'anno che riceve Firenze, gli unici campeggiatori (camper, furgoni, tende) fuori Firenze erano solo quei due francesi?

    Oppure che fra tutti gli abitanti della provincia qualcuno di pomeriggio non abbia mai piantato una tenda in quelle zone?

    Torno alla testimonianza che riporti:

    "ho notato due persone che stavano montando una tenda piuttosto piccola".

    Quella dei francesi, ti sembra una tenda piccola?

    "Non posso assicurare che le due persone fossero le stesse che sono state barbaramente trucidate"

    "Non ho fatto caso se vicino alla tenda vi fosse anche una autovettura Golf bianca"

    Non può assicurare che si tratti dei francesi, vede il ragazzo chinato ma non vede l'auto.

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    1. Mi dispiace ma devo fare altre cose, tra breve si vedrà quali. In ogni caso quel che dovevo dire l'ho detto. Magari qualche lettore può intavolare una discussione. Saluti.

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  12. Se il Berti indica le ore quattordici si potrebbero controllare la data , l' ora e il luogo di emissione dell' ultimo scontrino conservato da Nadine.

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    1. L'ultimo è la ricevuta di una pizzeria di Pisa che non riporta alcun orario e che il titolare affermò fosse stata emessa tra le 12 e le 15.

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    2. Buongiorno, Antonio. Mi era sfuggita a suo tempo la sua risposta. Effettivamente, con gli orari della pizzeria saremmo un po' strettini con i tempi' ma il punto che vorrei approfondire e' un altro: se non ho frainteso, Nadine, cosi' meticolosa, non avrebbe conservato lo scontrino relativo alla cena del venerdi'. Posso chiederle cortesemente se puo' confermarmi questo dettaglio? La ringrazio come sempre per l' attenzione e le auguro buon lavoro.

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    3. Posso ipotizzare che alla Festa dell'Unità ricevute non ne rilasciassero.

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    4. A questo punto, pero' la mancanza degli scontrini perderebbe qualsiasi valore indiziario riguardo all' ipotesi di un delitto commesso il venerdi' sera, non crede?

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    5. Qualsiasi non credo, è un fatto che neppure lo scontrino di un bar venne trovato. Avranno fatto colazione da qualche parte che non fosse la festa dell'unità, avranno mangiato in qualche tavola calda e così via. Se la mancanza di scontrini non può da sola dimostrare un delitto al venerdì sera, è comunque vero che nessuno scontrino contrasta con tale scenario. Tanto per fare un esempio, prendiamo i ragazzi tedeschi. Della loro permanenza a Firenze rimase la ricevuta di un parcheggio. Possibile che in due giorni neppure una qualsiasi ricevuta di spesa sia rimasta in mano alla coppia?
      In ogni caso gli scontrini non sono i soli a testimoniare la mancanza di attività della coppia nelle giornate di sabato e domenica. C'è altro, nessuno li vide, nessuno si accorse dello spostamento della loro auto, e poi c'è la logica, che rende irragionevole una loro permanenza in quella piazzola per più di una notte.

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    6. Il venerdi' resta una possibilita' che non puo' essere esclusa,certamente,cosi' come solidissimi sono gli indizi che il delitto non sia stato commesso la domenica sera, basterebbe solamente la testimonianza di Sabrina Carmignani. Aggiungo che mi sembra improbabile che nell' arco di tre giorni nessuno si sia accorto di nulla, visto che il posto era piuttosto frequentato. Un fatto che mi incuriosisce (e che, in apparenza dovrebbe, sottolineo in apparenza, contrastare l' ipotesi del venerdi') e' la presenza sulla piazzola di un agente della DIGOS, se non erro, Iacovacci la mattina del sabato. Fermata la macchina sul posto per soddisfare un bisogno,(cosi' racconta) vi sosta per parecchio tempo, a leggere il giornale. Vede la tenda, vede la macchina e, nonostante sia impegnato a leggere ha motivo di notare un tizio "dal fare sospetto" .Perche' sospetto? Gli chiede il giudice. "lo avevo preso per un guardone" e qui aggiunge una spiegazione surreale"pensavo che si aggirasse nel bosco alla ricerca di una mia eventuale compagna". Se lui ha veramente avuto questo sospetto, perche', mi chiedo, non e' andato dagli occupanti della tenda per avvertirli che era pericoloso campeggiare in quel posto? Invece sembra che la tenda gli interessi poco, si occupa solo di osservare chi passa per il bosco. Se solo avessimo la certezza che i poveretti erano stati uccisi la sera precedente azzarderei una ipotesi, o piuttosto una congettura. Brevemente: premesso che non credo alla favola delle auto civetta piazzate dalla Polizia per tendere una trappola al mostro (impraticabile, e comunque se lo fai non lo comunichi alla stampa), considerando la probabilita' alta che piu' di una persona si fosse accorta dell' accaduto e che almeno una avesse avvertito le forze dell' ordine, potrebbero queste aver deciso di ritardare per quanto possibile la comunicazione ai mezzi di informazione, e nel frattempo piazzare qualcuno in borghese ( Iacovacci per esempio) a sorvegliare discretamente la zona? Il ritorno del mostro sul luogo del delitto non era un evento cosi' improbabile. Mi parrebbe un' idea molto piu' sensata che non quella di blindare una Panda e piazzarci sopra due agenti travestiti da fidanzati (con tanto di giubbotto antiproiettile). Tra l' altro cosi' si spiegherebbe anche la postdatazione del delitto, secondo me.

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    7. Si tratta di un'ipotesi interessante, anche se pare improbabile che nulla ne sia rimasto agli atti. E' pur vero che anche delle lettere del cittadino amico nulla pare fosse rimasto agòi atti.
      Riguardo Iacovacci, è chiaro che non la raccontò giusta, bisogna vedere il perché. Una possibilità potrebbe essere quella di ragioni personali poco onorevoli.

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    8. In effetti non si ritrovo' neppure la relazione di servizio relativa all' episodio che Iacovacci dichiaro' di avere consegnato ai suoi superiori all' indomani della scoperta ufficiale del delitto.

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    9. Buon giorno Antonio, sto seguendo i suoi video, e per chiarirmi un po' le idee sto rivedendo qualche vecchio post. Bene, la presenza di Iacovacci al sabato mattina continua a destare la mia curiosita'. Onestamente non credo a "ragioni personali poco onorevoli" (quali, in pieno giorno vicino ad una tenda presumibilmente occupata in una piazzola dove poteva passare chiunque?). Mi convinco sempre piu' che lui fosse li' per ragioni di servizio, per sorvegliare la zona. Cio' che fa e' notare un tizio "sospetto" e segnalarne ai suoi superiori fattezze, fisionomia e abbigliamento. Cio' che NON fa e' controllare la tenda, pur ritenendola occupata. Occupata quando probabilmente a quell' ora il calore del sole l' ha gia' resa inabitabile...ora, nemmeno io mi intendo di mosche carnarie, e potrei pure spiegarmi la mancanza degli scontrini dal venerdi' sapendo che alle feste dell' Unita' questi solitamente venivano strappati al banco di servizio per evitare un loro riutilizzo; ma senza voler ripetere quello che gia' ho scritto nel post precedente, considererei la presenza di Iacovacci gia' un mezzo indizio (o anche un tre quarti, via) del fatto che i poveretti fossero morti il venerdi' e che le forze dell' ordine gia' ne fossero a conoscenza. La ringrazio come sempre per l' attenzione e di nuovo complimenti per l' ottimo lavoro!

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    10. Se le forze dell'ordine fossero state a conoscenza del delitto, perché non lanciare l'allarme?

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    11. Proprio nel tentativo di tendere una trappola al mostro, e non sarebbe stata la prima volta, vedi Baccaiano. Lo avevo gia ipotizzato nel post dell' 8 aprile 2021 h 14-56, quattro post piu' in alto in questa pagina. C' era pur sempre la possibilita' che l' assassino, credendo che il delitto non fosse ancora stato scoperto, ritornasse magari a fare un sopralluogo. E' solo un' ipotesi naturalmente ma come spiegare la presenza per piu' di mezz' ora di un agente accanto ad una tenda (che molto probabilmente contiene gia' un cadavere), che annota meticolosamente fattezze e abbigliamento di un "tipo sospetto" ma che non si preoccupa minimamente di verificare se nella tenda vi sia qualcuno per avvertirlo del pericolo? Tanto piu' che quell' anno il mostro non aveva ancora colpito. Certo, tutto e' possibile ma, fra tutte, questa mi pare la possibilita' meno improbabile.

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    12. Sarebbe stata senz'altro una cosa intelligente, il fatto però che non se ne sia mai sentito parlare mi lascia scettico.

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  13. Volevo aggiungere un'altra testimonianza, quella di Gabriella Ghiribelli dal verbale di interrogatorio del 27 dicembre 1995, che conferma come la tenda fosse visibile dalla strada (aggiungendo anche il particolare sulla vegetazione, che già nel 1995 doveva coprire molto la visuale, visto che lo specifica quando gli inquirenti le mostrano una foto):

    "A questo punto, al fine di poter localizzare in termini più puntuali la posizione della macchina vista dalla GHIRIBELLI agli Scopetí, viene mostrata alla predetta una foto a colori, scattata dall'alto e riproducente il luogo del delitto degli Scopeti con la zona immediatamente circostante.

    La GHIRIBELLI dichiara:

    "Riconosco perfettamente il posto riprodotto in tale foto che mi è stata esibita. Si tratta effettivamente del luogo in cui si è verificato il duplice omicidio. Ricordo benissimo di aver notato tre-quattro giorni prima del delitto, durante i rniei transiti da quei luoghi per recarmi a Firenze o tornare a casa, la tenda dei due turisti, che si trovava nello spiazzo all'incirca di fronte alla macchina che si vede nella foto e precisamente nella parte dello spiazzo più scuro. Devo far presente che all'epoca, rispetto alla vegetazione che è presente nella foto, ve ne era meno e pertanto, transitando dalla strada, era possibile poter notare la tenda. L'auto ferma da me vista, guardando la foto, si trovava sulla strada proprio in corrispondenza della parte più scura dello spiazzo."

    Aggiunge spontaneamente:
    Quando vidi la tenda ìn quel posto, mi meravigliai e pensai tra me e me: "guarda un po’; con questo buio non hanno paura". Quando vidi poi l'auto ferma proprio in corrispondenza della tenda mi chiesi come mai quella sera fosse lì quell'auto, apparendomì strana quella presenza. Poi quando il giorno dopo seppi la notizia del delitto ricollegai la presenza di quell'auto al delitto, ma venni invitata dal GALLI a non dire nulla in quanto egli aveva avuto nel passato delle noie con la legge e non voleva avere fastidi. Io aderii a questo invito, tanto che, prima di oggi, non dissi nulla a nessuno, tranne che al LOTTI nella circostanza già riferita. Si dà atto che la foto in questione viene firmata sul retro dalla GHIRIBELLI e dai verbalizzanti ed allegata al presente verbale.

    A.D.R.: Ebbi modo di vedere che la tenda dei due turisti era del tipo canadese e di colore chiaro,
    come grigio sporco."

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    1. Dire Ghiribelli significa dare motivi ai negazionisti per aprire la bocca a vanvera, quindi per quanto possibile io mi astengo. Comunque lei Damiano ha fatto bene a ricordarlo.

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  14. Altri elementi che possono essere interessanti per una valutazione:

    Perizia Maurri su Scopeti:

    "Subito dopo (seconda fase) è probabile che l’omicida, attratto forse più dalla macchina che dalla tenda (questa ultima non ben visibile dalla strada) si sia avvicinato alla macchina per rendersi conto, anche senza ausilio di luce artificiale, che essa era vuota e che a pochi m. al davanti di essa era montata una tenda."

    Articolo di Repubblica intitolato "Giudici e giurati in collina: ecco le terre del Mostro":

    "Siamo nella piazzola dove il mostro ha compiuto il suo ultimo scempio. Intorno, un trionfo di bellezza. A terra rifiuti, lordume, un lavabo rovesciato. I due francesi avevano piantato qui la loro tenda. Nel 1985 la piazzola era più larga e la macchia meno rigogliosa. Dalla strada la tenda si vedeva e l' avvocato Rosario Bevacqua, che difende Pacciani, scuote la testa: "Vogliono farci credere che ha sparato, ha inseguito il ragazzo, l' ha accoltellato tredici volte, poi è tornato alla tenda per mutilare la povera Nadine. Il tutto in una piazzola visibile dalla strada"."

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  15. Buongiorno Segnini,

    Vorrei sapere se ha in mente di riesaminare la dinamica da lei elaborata per il delitto di Scopeti tenendo conto della recenti analisi della scena dei crimine fatta da Enrico Manieri sul suo canale YouTube. Mi riferisco in particolare alla posizione dei bossoli.
    Cordiali saluti Christian

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    1. Guardi, di sicuro sì, ma non è questo il momento. Sono in mezzo al guado per questioni di lavoro, non posso perdere la concentrazione. Proprio per questo non ho guardato i nuovi filmati di Manieri, altrimenti so già che mi lascerei trasportare e adesso non posso.
      Poi ho prima una questione ancora aperta con la vicenda Narducci.
      In ogni caso le posso dire che una dinamica dove si devono prevedere colpi fantasma, come anche quella di Giogoli da parte di Scuffio, fa acqua già in partenza.

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    2. Per quanto riguarda Giogoli anch'io non ho condiviso la ricostruzione di Scuffio, per quanto lo ritenga uno studioso molto acuto.In questo caso però deve fare di tutto per tirare l'acqua al suo mulino. Tra l'altro per quel che può contare ricordo di aver sentito una dichiarazione del dottor Bruno che spiegò come de Fazio dovette al processo rimangiarsi la sua opinione sull'altezza dello sparatore per non smentire l'accusa. Appena si libera da impegni guardi i video di Manieri!
      Buona serata Christian

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    3. Allora, dietro il suo stimolo ho cominciato a scaricarmi i tre video che credo contengano tutte le elucubrazioni di Manieri sul delitto di Scopeti. Ma per ora non li guardo, ho la testa troppo da altre parti per intrupparmi in una prevedibile diatriba. In ogni caso non posso credere che Manieri abbia trovato degli elementi che possano sostenere la sua assurda ricostruzione.

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  16. Antonio ho letto che per qualcuno, i pantaloni repertati Scopeti non possono essere di JM perchè se li avesse indossati sarebbero per forza sporchi di sangue. Che ne pensi?

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    1. Quel qualcuno dovrebbe spiegare il perché nella tenda furono trovate soltanto le mutande del ragazzo e non i pantaloni, più tutta una serie di altre coincidenze, che esaminerò in un prossimo articolo, quando riuscirò a trovare tempo e concentrazione. Che non avessero subito schizzi di sangue non è così impossibile, le ferite furono quasi tutte inferte mentre il ragazzo era a terra, quindi ci sta. Quando il Mostro lo prese per i piedi per trascinarlo, i pantaloni mezzi sfilati dovettero dargli fastidio e quindi glieli sfilò del tutto.

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  17. Premetto che seguo l'ipotesi di Amicone che JB sia il MdF (e Zodiac).
    La sua testimonianza al processo è piena di contraddizioni e inesattezze, ma qui volevo far notare che in sostanza si parla di ben TRE piazzole ! Il primo avvistamento (a detta di JB) avviene in una piazzola un 500 metri più a nord (verso ponte degli Scopeti). Il 2° avvistamento NON corrisponde alla situazione finale. JB "dice" di aver visto l'auto, la tenda ed i 2 francesi, sulla piazzola vicino alla strada asfaltata, e di essersi "rammaricato" di non averli avvisati del pericolo (mostro) che correvano...
    Della piazzola (la 2a) in questione, c'è agli atti la foto, con la freccia rossa degli inquirenti che indica il punto esatto. C'è agli atti la foto anche della prima piazzola.
    Ripeto, NON è la posizione finale, che invece si trova alla fine dello stradello, un 30-50 metri più su.
    Ammesso (e non concesso) che JB abbia detto qualcosa di vero, in quella testimonianza, volevo far notare che forse Antonio Berti aveva visto la tenda ed i ragazzi nella 2a piazzola (vicino alla strada).
    E' possibile che i ragazzi avessero parcheggiato l'auto più su (sulla terza piazzola, quella finale del delitto). Ecco spiegato come mai il Berti non vide l'auto, e come invece dette una testimonianza dettagliata dei due ragazzi con il ragazzo addirittura DISTESO a piantare la tenda.
    In sostanza, ci può essere confusione sulle piazzole, sebbene vicine. E' possibile che qualcuno (guardia forestale etc.) abbia detto ad i ragazzi di spostarsi, e così questi abbiano alla fine piantato definitivamente la tenda più su, vicino all'auto.

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    1. Cercare qualche verità nella testimonianza di Bevilacqua mi pare porti poco lontano, talmente tante sono le inverosimiglianze. Ipotesi se ne possono far tante, rimane però il fatto che esiste una testimonianza sicura, quella di Berti, dove non si parla di posizione della tenda, quindi si deve presumere che fosse quella in cui venne trovata. Mi parrebbe davvero strano se il maresciallo Lodato non si fosse accertato di un fatto così importante per ricostruire il duplice omicidio.
      Io penso che Berti avesse visto la tenda dal fondo della strada in salita, viaggiando verso casa sua, con l'auto che era meno visibile in quanto dietro. In ogni caso dopo il montaggio i due si spostarono e tornarono, quindi la posizione della Golf era cambiata, dall'avvistamento Berti.

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    2. Infatti... e bisognerebbe chiedersi "il perchè" un funzionario del cimitero americano di Firenze (tra l'altro Silver Star in Vietnam e che ha fatto parte del CID, servizi segreti militari) in sostanza fece una vera e propria FALSA TESTIMONIANZA volta ad incastrare Pacciani.
      "Cui prodest ?".
      Rivedrò alcuni punti nella mia personale ricostruzione, dando come acquisito che venerdì alle 14 i ragazzi stessero montando la tenda là dove poi, purtroppo, è stata trovata.
      Grazie per la sollecita risposta.

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  18. "Io penso che Berti avesse visto la tenda dal fondo della strada in salita"
    Non sono sicuro che la tenda si vedesse dal fondo della strada. Nella foto che carico, a destra c'è la foto scattata dagli inquirenti (ingrandita), che lei ha riportato in un altro post (Una dinamica errata per Scopeti (2) ). La didascalia recita : " (Ril. n°4) - Via degli Scopeti. Punto 3 di cui allo schizzo planimetrico (ril. n°1). Secondo posto scelto dalla coppia per montare la tenda. La freccia indica la posizione".
    Per inciso, lo schizzo planimetrico di cui si parla è stato fatto da JB.
    La freccia è stata tracciata dagli inquirenti, io l'ho circondata col cerchio verde, ed indica il punto esatto del "presunto" secondo avvistamento di JB.
    La linea gialla indica più o meno la visuale. Se andiamo a sinistra, dubito appunto che questa potesse intersecare il punto dove è stata trovata la tenda (e la macchina), che corrisponderebbe, se non vado errato, più o meno al circoletto rosso.
    Ciò non toglie che la tenda potesse essere visibile da altri punti lungo la strada, in arancione.
    Ops... non riesco a caricare la foto, forse può farlo solo lei, in caso gliela mando per email.

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    1. Può scrivermi con la pagina contatti, da lì le faccio avere la mail dove può mandarla.

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