martedì 18 febbraio 2020

Il disegnatore ingrato

Ieri, verso le 14, ho sentito suonare il postino. Ero già preparato alla consegna, in ogni caso sono stato molto felice di aprire un pacco con dentro quattro libri sul Mostro. Di solito compro sempre i nuovi libri sull'argomento, salvo sfogliarli appena per mancanza di tempo. Del resto si tratta quasi sempre di roba orribile. Ma tra i quattro di ieri c'era anche la graphic novel Il Mostro di Firenze – Enigma senza fine, di Giuseppe Di Bernardo e Vittorio Santi.


Un fumetto si legge sempre volentieri. Sul mio comodino adesso c'è un numero di Zagor, per esempio, della collana storica di Repubblica. Qualche decina di pagine a sera prima di dormire e sono arrivato al 173, Doppia minaccia. In precedenza mi sono letto tutti i 300 numeri e passa di Tex, sempre della collezione storica di Repubblica. Finito Zagor tornerò alla mia vecchia passione Dylan Dog. Diabolik invece non mi piace, troppo noioso, ai tempi preferivo di gran lunga Kriminal e Satanik, forse adesso però è diverso.
Ma torniamo al Mostro e al fumetto di cui dicevo prima. Oggi l'ho letto e mi è piaciuto. Indubbiamente una storia di fantasia, come del resto si addice a un’opera del genere, contenente però diversi elementi di verità. Anzi, devo dire che mi sono inorgoglito per avervi ritrovato alcuni punti forti del mio blog, del quale almeno uno dei due autori, Giuseppe Di Bernardo, è o è stato mio lettore. Come dimostra questo suo intervento, nel quale dichiara di averlo trovato “estremamente utile”:


Dicevo che ho ritrovato nel libro vari elementi trattati nel mio blog, anzi, di alcuni di questi, come minimo due, ritengo di essere stato il primo ad averli evidenziati. Altri sono mie convinzioni da sempre dichiarate a chiare lettere, come quella dei feticci che venivano buttati via, della quale mi fa piacere gli autori del libro abbiano condiviso la sostanza.
Ma veniamo adesso ai due elementi di cui ritengo di poter rivendicare la priorità.
Il primo riguarda la dinamica di Calenzano, con il tentativo di fuga del ragazzo che riuscì ad aprire la portiera di guida ma venne fermato da un proiettile, e il cui corpo rimase mezzo dentro e mezzo fuori. Il Mostro poi lo trascinò nell’avvallamento dove venne ritrovato. Nelle discussioni sul mai troppo rimpianto forum di Ale e prima ancora nelle ricostruzioni giornalistiche e ufficiali c’è sempre stata grande confusione sul tema, che la dinamica descritta dal mio articolo credo abbia definitivamente eliminato.
Come si arguisce dalla sottostante immagine il fumetto condivide almeno quella parte della mia ricostruzione.

  
Dove è ancor più evidente il debito nei confronti di un articolo del mio blog è il delitto di Baccaiano, per il quale gli autori ne sposano la ricostruzione del tutto inedita riguardo l'uccisione del ragazzo dopo il penoso trascinamento autonomo verso la sua ragazza.


Ci sono anche altri elementi comuni, come ho già scritto, più generici ma in ogni caso indubbi, tra i quali vale almeno la pena evidenziare l’ipotesi che il ragazzo biondo di Giogoli stesse leggendo la rivista Golden Gay quando il furgone venne attaccato. Non mi pare che qualcuno prima di me lo abbia supposto, però non ne ho certezza, quindi non mi attento a rivendicare la priorità di tale ipotesi.

È comunque un fatto che la mia ricostruzione ne presenti una foto esemplificativa molto simile alla prima delle sottostanti vignette.


Ora, lo scopo dichiarato del mio blog è quello di sgomberare il campo dalle troppe sciocchezze che si sono stratificate sulla vicenda del Mostro. Quindi aver riscontrato come il fumetto ne abbia preso ispirazione in alcune parti inedite o comunque differenti dalle solite trite e ritrite non può che avermi fatto piacere. Devo dire però di esserci rimasto male quando, dopo l'ultima vignetta, nelle due pagine di testo finali, firmate da Di Bernardo, ho letto il trafiletto “RINGRAZIAMENTI”. Eccolo qui.


Signor Di Bernardo, non pretendevo certo alcun ringraziamento da parte sua, le mie idee non hanno un brevetto, chiunque può farle sue e riconoscermele soltanto se crede. Però lei ha ringraziato diversa altra gente, e di me pare si sia dimenticato. Perché io no? Forse perché mi porto dietro il terribile marchio dell'Ipotesi Lotti, quella che tanti sciocchi snobbano senza neppure conoscerla? Non so che cosa le abbiano suggerito isuper esperti Enea Oltremari, Marco Corigliano, Valerio Scrivo e Alessandro Bartolomeoli, posso solo notare, per esempio, che nel libro di Scrivo le due dinamiche di Calenzano e Baccaiano sono una cosa totalmente differente, e lei ha preferito far sue le mie. Sempre in detto libro, della rivista Golden Gay neppure si parla. Credo la stessa cosa valga per gli articoli di Enea Oltremari che sono stati pubblicati da Insufficienza di prove. Riconosco di non averli letti con sufficiente attenzione, quindi potrei anche sbagliarmi, ma a una rapida scorsa non vi ho trovato niente del genere.
Poi vedo che lei ringrazia tutti gli amici di Facebook. Sono anch'io un lettore saltuario di quel gruppo, mi serve per mantenere un collegamento con l'aria che tira (ma non intervengo mai perché so già che manderei tutti affanculo). Ebbene, ho avuto occasione di leggiucchiarvi una ricostruzione del delitto di Baccaiano che si autoreferenzia come assai migliore della mia. Potrebbe anche esser vero, avendo l'autore lo sguardo penetrante di uno che la sa più lunga del diavolo (e le guanciotte di chi mangia tanto e volentieri... ma questo che c'incastra?). Lei comunque non l'ha scelta, ha scelto la mia, però ha ringraziato lui!
Saluti e auguri per le future vendite del suo libro, alle quali, mi lasci l'illusione di crederlo, avrò dato un piccolo contributo anch'io, seppur non riconosciutomi.